Cosa mettere nello zaino: i “top 15” che non possono mai mancare.

Se almeno una volta, prima di un’escursione, ti sei chiesto “Cosa dovrò mettere nello zaino? Di cosa avrò bisogno in escursione e cosa sarà solo peso inutile?”, allora sei nel posto giusto.

Oggi vedremo come preparare uno zaino per un’uscita a piedi.

Rispetta un ordine.

Il primo consiglio che mi sento di dare è di non riempire lo zaino mano a mano che prendete le cose dall’armadio, ma di mettere tutto ordinato a terra: questo vi permetterà, una volta finito, di inserire il materiale nella sacca per ordine di importanza facilitandovi la ricerca durante l’escursione.
A tutti è successo di adoperare qualcosa che, ahimè, era in fondo allo zaino e iniziare una caccia sfrenata magari sotto la pioggia con il braccio immerso fino all’ascella tirando su di tutto e di più, fuorché quello di cui avevamo bisogno.

Cosa portare con noi.

Non importa che l’escursione sia di 2 ore o di una giornata intera: ecco quello che non dovrebbe mai mancare per avventurarsi in sicurezza.

  1. Giacca idrorepellente e antivento
    Per stare caldi e asciutti in caso ci sorprenda un acquazzone. Attenzione che il tessuto sia resistente,
    leggero ma anche traspirante.
  2. Gillet
    Importantissimo quando siamo sudati, o anche per ripartire dopo mangiato tenendo caldo il corpo sulla digestione.
  3. Felpa/pile
    Ormai si trovano ottimi prodotti in termini di prestazione con peso ed ingombro contenuti.
  4. Cappellino e cappello antipioggia
    Per proteggersi dai raggi solari e dall’acqua.
  5. Maglietta di ricambio
    Per continuare a camminare in comodità.
  6. Occhiali da sole.
    Di occhi ne abbiamo solo due quindi è meglio preservarli con un buon occhiale di categoria 3 o (ancora meglio) 4, ben fasciante e protettivo anche sui lati.
  7. Crema solare
    In montagna la percezione di calore è falsata dalla temperatura, inoltre le goccioline di sudore (salate) amplificano gli effetti dei raggi solari portando ad arrossamenti e scottature. Innanzitutto sempre magliette a manica corta, mai canottiere con spalle scoperte, seconda cosa proteggere bene braccia, viso e nuca (ed eventuali altre parti nude) con frequenti applicazioni ricordando che la prima applicazione andrebbe fatta ancora a casa e che sotto al SPF 50+ serve a poco.
  8. Kit di primo soccorso
    In montagna qualcosa può sempre succedere: ecco dunque che avere con sé una benda elastica, dei cerotti (anche quelli per vesciche) e una piccola boccetta di disinfettante, può diventare una buona routine. Altrettanto importanti sono le pinzette per rimuovere le zecche.
  9. Ombrellino pieghevole
    Facendo chiaramente attenzione al tipo di maltempo che ci sta colpendo, ed evitando di aprire un ombrello di acciaio sotto al fulmine in stile Fantozzi, un piccolo ombrellino pieghevole in plastica/legno può spesso rivelarsi utile.
  10. Acqua, cibo e gel a rapido assorbimento
    Le ultime cose, ma sicuramente le più importanti, sono la riserva idrica e quella alimentare. Mai avventurarsi in montagna con meno di 1 litro di acqua a testa e nel caso non ci siano punti di appoggio o fontane lungo il sentiero, è meglio portare quel litraggio a 2, sorseggiando regolarmente prima di sentirne la necessità. Importante è anche avere nello zaino qualche bustina di sali: trovassimo un
    rigagnolo o una sorgente, arricchire quell’acqua con sali permetterà di avere una migliore idratazione.
    Per il cibo, stesso discorso; come dicevano i nostri nonni “i sachi voidi no i sta en pè” [i sacchi vuoti non stanno in piedi], quindi programmare il percorso con qualche barretta o snack e/o dei panini.
    Ultima cosa, avere con sé almeno una dose di gel a base di carboidrati a rapido assorbimento dovesse sorprenderci un calo di zuccheri.
  11. Sacca idrorepellente e copri zaino
    In maniera molto veloce, tutto il contenuto dello zaino sarebbe da mettere in sacche idrorepellenti o semplicissime borse di nylon per mantenerlo asciutto.
    Altro oggetto importante, è il copri zaino: un telo di protezione che mantiene lo zaino asciutto al bisogno.
  12. Carta della zona e bussola
    Ora tutto è molto tecnologico, ma la mappa cartacea della zona che andremo ad esplorare, unita ad una bussola, sono strumenti “vecchi” ma che ancora ci danno la certezza piena di tornare a casa senza dipendere da batterie e ricezione. Ovviamente, se li sappiamo adoperare.
  13. Luce frontale
    Possono essere svariati i motivi per cui la gita che doveva finire alle 17.00 si è prolungata fin dopo il tramonto, e non farsi trovare impreparati, avendo con sè una torca o una luce frontale con cui illuminare il percorso, potrebbe essere un buon rimedio per evitare di chiamare il 112 (numero unico di emergenza).
  14. Coltellino
    Che sia per mangiare un frutto o per tagliare qualcosa in emergenza, un coltellino pieghevole risulta sempre comodo.
  15. Power bank
    Viste le ottime qualità dei telefonini di oggi, ma la brevissima durata delle batterie, un power bank portatile ci permetterà di avere batteria a sufficienza da macchina a macchina.

In che ordine riempio lo zaino?

Una volta organizzate le cose sul pavimento, iniziamo a caricare lo zaino, non tutto alla rinfusa, bensì:

  • come prima cosa il kit di pronto soccorso, l’ombrellino, la pila frontale e il power bank;
  • secondo step maglia di ricambio, cappello antipioggia e giacca, felpa e gillet;
  • terzo ed ultimo livello i viveri, in modo da essere agilmente raggiungibili;

Nella tasca superiore metterò infine il gel e una barretta di emergenza, la crema solare, la cartina con la bussola e il coltellino.

Tutto questo associato a una buona scarpa, meglio se “mid” (a protezione della caviglia) e a pantaloni lunghi per proteggermi da zecche o piante.

Questo è quanto.
Per qualsiasi dubbio non esitare a contattarmi.
Ci vediamo in sentiero!

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