Prima discesa parete ovest di Cima Sophia con gli sci

linea prima discesa parete ovest cima sophia dolomiti di brenta

Il 30 marzo 2021 parto con gli sci, assieme a mio padre, alla conquista della Cima Gaiarda (2632m). Scendendo dalla Vallazza, davanti a me, la grande parete ovest di Cima Sophia (2310m, antecima o cima invernale del più conosciuto Croz dell’Altissimo) è lì che mi osserva e con fare furbetto si mette in mostra. Ne resto affascinato. La fotografo e me la studio a casa, ricercandone informazioni su internet e da amici/conoscenti che pascolano le Dolomiti di Brenta con gli sci durante la stagione bianca: niente male, pare preannunciarsi una prima discesa assoluta di sci ripido! Non resta che organizzare il dream team: durante la prima ripetizione sul canale est di Cima Tosa, il giorno dopo, ne parlo all’amico Samuele Bertò il quale, pur non avendo bene in mente la situazione, alle parole “prima discesa” non si tira indietro.

Il 3 aprile 2021 la missione sta per iniziare. Unico limite: alle 13 devo essere a casa per pranzo!

La salita, passando dal Rif. Croz dell’Altissimo

Il giorno è deciso e alle 6 precise ci incontriamo a Molveno davanti alla stazione del Soccorso Alpino.

Grazie ad un regalo del Comune di Molveno, che ancora ringrazio, riusciamo a salire lungo la Val delle Seghe con la macchina fino circa ai 1300m di quota. Da qui, sci nello zaino e via: prima verso il Rifugio Croz dell’Altissimo, poi lungo la Vallazza seguendo le tracce dei sentieri estivi 322 e 344.

salita cima sophia dolomiti di brenta
Salita lungo il sentiero SAT 322, appena dopo il Rifugio Croz dell’Altissimo

Indicativamente a quota 1800m ci siamo, sguardo a destra e SBANF! ecco la parete. Purtroppo siamo troppo sotto la parete e ci orientiamo nella moltitudine di canali usando la foto scattata qualche giorno prima.

La linea ideale, sci ai piedi da cima a fondo

Il nostro obiettivo non è fare la discesa più difficile, ma cercare la linea più esposta in cui non sia mai necessario doversi togliere gli sci.

Saliamo quindi dritti davanti a noi, lungo un canale larghezza sci. Appena fuori traverso obliquo verso destra per immettersi in un nuovo stretto passaggio che ci porterà sullo scivolo soprastante.

tratto di salita cima sophia dolomiti di brenta
Tratto di salita, Sam

Tra il proseguire sulla neve o spostarsi a destra e iniziare una lieve arrampicata, scegliamo la neve, e fino alla cresta in vetta capiamo che ci aspetterà una grande purgata: ad ogni passo si sprofonda e le picche non servono a niente, neve crostosa sopra e farina sotto.

Eccoci in un altro passaggio stretto: io lo affronto cercando le rocce, sono stufo di strisciare a quattro zampe nella neve cercando di galleggiare; il Sam, più stoico, continua imperterrito come un trattore.

Appena fuori, la linea si verticalizza seguendo due canali in successione intervallati da uno stretto imbuto centrale.

quasi in vetta a cima sophia dolomiti di brenta
Oltre la metà, Ale

Iniziamo a sentire profumo di vetta: breve deviazione a sinistra, lunghissimo traverso a destra e siamo in cresta.

croce di cima sophia dolomiti di brenta prima discesa
La croce di Cima Sophia durante il ristoro

Ultimi 30m di sviluppo e davanti a noi compare la croce. Metà lavoro è andato.

La discesa, siamo pronti a partire!

La discesa segue perfettamente le tracce di salita, in una linea di pendenza media attorno ai 40°, con qualche picco maggiore (non più di 45°).

Le molteplici slavine lungo la parete fanno capire come, nonostante le pendenze non eccessive, sia necessario valutare bene il momento in cui tentare questa discesa.

La parte più pericolosa resta la partenza in costa che in caso di errore in un batter d’occhio ci porterebbe sui tavoli del Rifugio.

tratto centrale discesa cima sophia
Tratto centrale, primo canale verticale

Ciononostante la nostra attenzione non può calare mai: vetro da cima a fondo.

Alle 12:00, questa probabile prima discesa è nel curriculum di entrambi.

felicità finale cima sophia prima discesa
E’ fatta, la linea è nel curriculum e porta i nostri nomi

La linea dal “nome moderno”

Ci siamo chiesti col Sam se si potesse dare un nome alle discese con gli sci, come nel caso delle vie di arrampicata, e nessuno dei due sapeva rispondere.

Ma alla fine, che sia consuetudine o meno, noi abbiamo deciso di trovarci un nome e in onore del terzo compagno del team dei canali (ora in convalescenza), l’amico e Guida Luca Cornella, l’abbiamo chiamata #TUTORIAL.

Come mai questo nome?

Sicuramente l’ampiezza di tecniche alpinistiche richieste la rende un buon “entry level” per chi si avvicina al mondo dello sci ripido: sci ai piedi, sci sullo zaino, picca e ramponi, qualche tratto (volendo) in leggera arrampicata, possibilità di progredire in conserva, ecc

Per noi però, questo hashtag è solo una gran memoria a quel toro di Luca, che durante il tentativo di salita in Tosa per sciarne il canale ovest (fallito per pessime condizioni neve), ci ha parlato di come i tutorial di Youtube siano utili per molte cose.

Qui potrete farvi un’idea, guardando il video YouTube.

Ci vediamo in montagna,

Alessandro Obrelli

Lingua